Pensione all'estero: residenza e pagamento, tutte le informazioni da sapere

Percepire la pensione all'estero, un trend in crescita che prevede però il trasferimento della residenza per poter ricevere i primi pagamenti lordi. Ovviamente, fare una scelta di questo tipo richiede di valutare numerosi fattori. Ovviamente il fatto di poter ricevere l'assegno per intero rappresenta un plus soprattutto per coloro che hanno assegni medio bassi. 

Vedersi aumentare di diverse centinaia di euro mensili il pagamento dell'Inps e al contempo beneficiare di un costo della vita più basso (e di un clima migliore) rappresenta l'obiettivo finale di molti espatriati. Attualmente il nostro ente previdenziale stima in circa 400mila i pensionati che risiedono fuori dall'Italia e che risultano residenti in circa 160 Paesi.


Pensioni all'estero: fondamentale iscriversi all'AIRE

Partiamo dai requisiti necessari per poter ricevere la propria pensione all'estero. In base all'attuale legislazione, è fondamentale innanzitutto spostare fuori dal Paese la residenza ed il centro degli interessi. Questo passaggio contempla l'iscrizione all'AIRE, acronimo di Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero. Una volta entrati in questo elenco, si viene automaticamente cancellati dall'anagrafe del proprio Comune di residenza.

Ovviamente il domicilio e la residenza devono ottemperare agli obblighi di residenza, che per il fisco significa che il pensionato deve risultare fuori dal Paese per almeno 183 giorni l'anno. In caso di trasferimento presso un paradiso fiscale, l'onere della perdita della residenza fiscale italiana spetta al contribuente. Si pensi ad esempio a nazioni come le Isole Cayman, Gibilterra, Honk Kong, Panama o Singapore.


Quante tasse si pagano sulle pensioni erogate all'estero

Le pensioni e gli assegni assimilati erogate dallo Stato Italiano all'estero vengono tassate in Italia. Nonostante ciò, la doppia imposizione fiscale viene scongiurata con quei Paesi che hanno siglato specifici accordi OCSE. Le nazioni che rientrano in questo quadro normativo vedranno arrivare la pensione di coloro che si sono trasferiti al lordo e provvederanno quindi ad applicare le proprie aliquote fiscali (ove presenti).

Da notare che le pensioni pubbliche percepite per i servizi resi a uno Stato oppure a un ente pubblico statale non rientrano all'interno della disciplina OCSE. In questo caso, l'assegno arriverà all'estero al netto delle imposte trattenute normalmente in Italia.


Come si richiede il trasferimento della pensione all'estero

Una volta che sono stati maturati tutti i requisiti previsti dalla legge, è possibile chiedere l'accredito della pensione all'estero compilando l'apposito modulo messo a disposizione dall'Inps. Sarà necessario ovviamente indicare tutti i dati di residenza e fiscali del Paese estero. La domanda può essere inoltrata telematicamente all'INPS tramite SPID o un altro sistema di riconoscimento valido.

In alternativa, è possibile avvalersi dei servizi del proprio patronato di fiducia. Questo provvederà a compilare la documentazione e ad effettuare l'invio per conto del richiedente.

Nessun commento:

Posta un commento