Tra i meccanismi di accesso anticipato alla pensione meno noti e più vantaggiosi dal punto di vista anagrafico c'è la RITA, che consente l'uscita dal lavoro a partire dai 57 anni di età e con almeno 5 anni di contributi nella previdenza complementare, a patto di essere rimasti inoccupati per un periodo di almeno 24 mesi. Nella pratica, chi perde il lavoro involontariamente attorno ai 55 anni può quindi usufruire dell'indennità di disoccupazione per 2 anni e successivamente beneficiare della rendita anticipata del fondo pensione fino alla maturazione della pensione di vecchiaia nella propria gestione di riferimento.
La parola RITA rappresenta infatti l'acronimo della Rendita Integrativa Anticipata Temporanea, una misura di sostegno pensata per tutti coloro che possiedono un fondo pensione e che desiderano sfruttare il totale o una parte del montante accumulato come integrazione reddituale in caso di disoccupazione in età avanzata. La convenienza della rendita è data anche dall'importante vantaggio fiscale deciso dal legislatore per questo particolare meccanismo di prepensionamento. Ma partiamo con ordine indicando quali sono i requisiti da possedere per poter beneficiare della tutela.
Pensione anticipata con opzione Rita: ecco quali sono i requisiti utili da possedere
Come già accennato, la pensione flessibile tramite Rita prevede la possibilità di richiedere al proprio fondo pensione una rendita a partire (nel caso migliore) dai 57 anni di età. In particolare, l'assegno viene erogato alternativamente rientrando in uno dei seguenti due profili di tutela:
- inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 24 mesi con anzianità di versamenti nel fondo pensione di almeno 5 anni e maturazione dell'accesso alla pensione di vecchiaia entro i 10 anni successivi;
- cessazione dell'attività lavorativa e maturazione dell'accesso alla pensione di vecchiaia entro i successivi 5 anni, purché si disponga di almeno 5 anni di versamenti nella previdenza complementare e 20 anni di versamenti in quella obbligatoria (Inps o altra cassa sostitutiva di appartenenza).
Pensione anticipata tramite RITA - Rendita Integrativa Temporanea Anticipata |
Un particolare importante riguarda la perdita dello status di lavoratore. Per poter accedere alla Rita non è indispensabile aver perso il lavoro per giusta causa. Infatti, l'opzione è attivabile per cessazione dell'attività lavorativa o inoccupazione (quindi la tutela è estesa anche a chi ricorre alle dimissioni e al licenziamento volontario).
Pensione anticipata tramite RITA: ecco i vantaggi fiscali
Dal punto di vista fiscale il legislatore ha previsto importanti vantaggi per i lavoratori con i requisiti utili alla richiesta di prepensionamento tramite Rita. Sulla parte di rendita soggetta a tassazione viene infatti applicata la ritenuta secondo l'aliquota di maggior vantaggio, che va da un massimo del 15% ad un minimo del 9% (riducendosi dello 0,3% per ogni anno di partecipazione successivo al 15mo anno d'iscrizione).
Il lavoratore può inoltre decidere, in base alla convenienza, di portare la rendita in sede di dichiarazione dei redditi non avvalendosi della tassazione sostitutiva e optando quindi per quella ordinaria. In questo modo, si potranno far valere eventuali deduzioni e detrazioni.
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