Pensioni anticipate con Quota 102: requisiti, chi rientra e chi resta fuori

Le pensioni anticipate tramite quota 102 in corso di approvazione tramite la legge di bilancio rappresentano una alternativa valida rispetto ai requisiti ordinari di uscita dal lavoro. Ma in base allo schema attualmente in discussione si rivolgeranno a una platea piuttosto limitata e saranno disponibili solo per coloro che matureranno i requisiti di accesso entro e non oltre il 2022. L'opzione arriva infatti dopo il termine della sperimentazione legata alla quota 100 per contrastare lo scalone che si verrebbe a creare con i requisiti puri della legge Fornero.

Potranno usufruire della tutela previdenziale tutti i lavoratori che nel prossimo anno maturano almeno 64 anni di età e 38 anni di contributi. Se si effettua quindi un'analisi della platea, emerge che potranno aderire su base volontaria tutti coloro che sono nati entro il 1958. È da evidenziare che purtroppo nessuno beneficio è previsto nati nel 1959 o 1960, che di fatto risultano esclusi dal perimetro dell'opzione di tutela.

Riforma pensioni 2022 e quota 100: come funziona il nuovo meccanismo di anticipo

Dal punto di vista operativo, restano in essere le altre regole di funzionamento già conosciute con la quota 100. Il riferimento va, in particolare, all'impossibilità di cumulo con altri redditi da lavoro. Non sarà quindi possibile proseguire la propria attività lavorativa: né come dipendente, né come lavoratore autonomo. Resta invece concesso il cumulo con redditi di natura occasionale, nella misura massima di 5mila euro lorde annue.

Il divieto di cumulo è da considerarsi come vincolante fino alla maturazione dell'età di accesso alla pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni. Risulterà inoltre ancora in essere la cosiddetta finestra mobile. Quest'ultima corrisponde a 3 mesi i per i lavoratori del settore privato, mentre si estende a 6 mesi per i dipendenti del settore pubblico.

La cristallizzazione del diritto permetterà di ottenere la pensione anticipata anche successivamente

Per coloro che matureranno i requisiti utili di accesso alla quota 102 nel corso del 2022, resterà comunque in essere la cristallizzazione del diritto. Questo significa che sarà possibile chiedere anche negli anni successi di accedere alla pensione anticipata a partire da 64 anni e con almeno 38 anni di versamenti. Si tratta di un elemento importante da conoscere perché di fatto non vi è fretta nel richiedere l'accesso al prepensionamento.

La quiescenza anticipata comporta infatti una diminuzione del futuro assegno in virtù dei minori versamenti e dei coefficienti di conversione più bassi applicati per la parte di pensione che rientra nel contributivo puro. La quota 102 può quindi essere utilizzata dai lavoratori con i requisiti di legge come una sorta di backup in caso di perdita del lavoro o di difficoltà oggettiva a proseguire fino alla data ordinaria di pensionamento.

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