Pensione anticipata 2020: le regole di accesso

In un momento delicato come quello attuale, molti lavoratori si chiedono quali sono le effettive possibilità di ottenere l'accesso anticipato alla pensione nel corso del 2020. Premessa la necessità di ulteriori interventi al fine di flessibilizzare maggiormente l'accesso all'Inps, vediamo quali sono le regole in vigore per uscire prima dal lavoro.

Il riferimento da prendere in considerazione prima di qualsiasi analisi sono i vincoli di accesso all'assegno ordinario, ovvero alla cosiddetta pensione di vecchiaia. Quest'ultima si raggiunge a partire dai 67 anni di età e con almeno 20 anni di versamenti.

La pensione anticipata della legge Fornero


L'accesso alla pensione anticipata secondo la legge Fornero prevede il raggiungimento di almeno 42 anni e 10 mesi di età per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. In questo caso non è prevista la necessità di maturare alcun vincolo di natura anagrafica, né sono previste penalizzazioni sul futuro valore dell'assegno.

A partire dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre del 2026 il legislatore ha previsto la sterilizzazione dell'applicazione di ogni adeguamento all'aspettativa di vita. Come contropartita, è stata prevista però una finestra mobile di tre mesi per il pagamento del primo assegno. La finestra parte dalla maturazione dei requisiti di accesso.

Pensioni anticipate - Legge Fornero: 42 anni e 10 mesi per gli uomini,
un anno in meno per le donne.


La Quota 41 prevista per i lavoratori precoci nel 2020


In alternativa esiste anche la possibilità per i lavoratori precoci che hanno particolari requisiti e che vivono le situazioni di disagio indicate dal legislatore l'accesso all'Inps a partire da 41 anni di versamenti, indipendentemente da ogni vincolo anagrafico. L'opzione si chiama quota 41 e richiede la maturazione di almeno 12 mesi di versamenti prima del 19mo anno di età.

I lavoratori devono inoltre risultare idonei all'opzione di quiescenza rientrando all'interno di uno dei quattro profili previsti dalla legge: troviamo quindi i disoccupati che hanno terminato da almeno 3 mesi ogni sussidio, gli invalidi civili con un'invalidità riconosciuta non inferiore al 74%, i caregivers e coloro che hanno svolto attività gravose o usuranti.

Pensioni: la quota 41 resta disponibile solo per una parte dei precoci


La pensione anticipata 2020 del sistema contributivo puro


Per i lavoratori inseriti nel sistema contributivo puro esiste una ulteriore opzione di prepensionamento. In questo caso è necessario aver iniziato a versare dal 1° gennaio 1996, con la conseguenza di maturare la liquidazione del trattamento esclusivamente in base al montante effettivamente accumulato tramite l'applicazione dei coefficienti di conversione in rendita.

Questi lavoratori possono accedere alla pensione anticipata anche dai 64 anni di età e con almeno 20 anni di versamenti (per la cui maturazione non si deve tenere conto dei contributi figurativi), purché riescano a maturare un assegno superiore a 2,8 volte l'importo della pensione sociale (si tratta di circa 1287 euro al mese).

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